Una Settimana Dopo….

Una settimana dopo essere tornato dalle ferie ed esermi ripreso dagli stravizi, eccomi a scrivere il resoconto di quello che è stato tornare dopo 2 mesi a casa.
Ovviamente da ora in avanti si darà libero sfogo alle banalità di qualsiasi tipo…

  1. Per prima cosa i ringraziamenti, grazie a tutti, è stato splendido poter di nuovo parlare/pranzare/cenare/uscire a prendere una birra/giocare di nuovo a bowling con voi; siete mitici, e se con tanti sono riuscito ad incontrarmi di persona per salutarli nel modo giusto, con altri solo a sentirmi per telefono (è già qualcosa no?), purtroppo con qualcuno non sono proprio riuscito ad organizzare niente (mea culpa!), ma non vi preoccupate (se mai lo foste) che se tutto va per il verso giusto sarò di nuovo a casa per Pasqua.
    Non perché io sia diventato un accanito sostenitore di Chiesa Cattolica e fan delle sante ricorrenze passate a casa in famiglia, tutt’altro, ma da queste parti sono tutti cattolici (meglio dire papisti forse) e se prendo ferie durante i periodi di “Giubilo Corale Cattolico” riesco a mettere assieme un periodo decisamente più lungo di tempo (in calendario slovacco ci sono segnati 6 giorni festivi in più ripetto al calendario italiano e son tutti santi).

  2. Ho assistito al primo concerto dell’anno di Elio e le storie tese, bravi, sempre più bravi, “Pagano” fatta live è uno spettacolo magnifico (ascoltatevelo con attenzione se non lo avete mai udito prima).

Ed ora notizie dalla politica, che durante il mio soggiorno in Slovacchia ho accuratamente cercato di evitare, ma di cui sono stato abbondantemente farcito fino a farmi avere un buon travaso di bile (sono bastate 2 ore di TV), eccone le conseguenze:

Cose che non sono riuscito a fare e di cui spero di potermi occupare al più presto: fucilare il sindaco di Adro e tutta la banda di coglioni che gli va dietro, si perchè quel branco di imbecilli se ha uno stipendio lo deve soprattutto alle tasse che ho pagato, che vanno a Roma (che loro chiamano ladrona solo quando non è giorno di paga) e poi da Roma finiscono dritte nelle loro tasche.
Cari signori (in quanto costosi e dalle mani bucate non in quanto a me vicini), se volete fare le pagliacciate leghiste, per favore, prima vi dimettete dai vostri incarichi pubblici della Repubblica Italiana (fra Firenze e Prato si dice “Levarsi di culo” oppure “Levarsi tre passi dai coglioni”), poi vi costruite la vostra cazzo di scuola vede di merda con il sole delle alpi del cazzo che vi piace tanto.
Adesso per rimettere a posto quella scuola dai vostri cazzo di danni saranno necessari altri soldi che verranno presi ancora una volta da quelli che tutti i giorni si alzano per andare a lavorare (non come voi insomma, tutto un altro mondo), se esistesse una benchè minima forma di giustizia, la scuola ve la farebbero rimettere a posto a vostre spese, e se non ci avete i soldini ALE’! pennellessa in mano, raschietto, secchio di vernice, cappellino di cartone e via tutti a lavorare….
QUesta cosa mi è ritornata a gola perché ho anche appreso recentemente che c’è proprio la volontà da parte di quei buffoni verdi (non i Marziani, i leghisti) di non prendere provvedimenti per rimettere a posto la scuola, oltre a sperare nella vostra morte per mano di un crocefisso da 400 Kg imbullettato male, vi auguro un piacevole soggiorno nelle patrie galere (sognare ad occhi aperti mi piace).

Cose che si fanno bene anche da remoto: mandare in culo il governo italiano (sinistra – centro – destra), siete i soliti parolai, scrocconi, profittatori, incompetenti, mafiosi, ladri, leccaculo, perbenisti, ipocriti, pronti a vendere il voto al miglior offerente, avete la testa vuota, la pancia piena, la botte piena (di vino buono) e la moglie ubriaca; Siete allo stesso tempo politici, comici, presentatori, attori drammatici, sanguisughe, benefattori, paladini del popolo, sostenitori del monarca, razzisti ma pronti a sostenere il progetto di Chiesa Cattolica in Africa, siete pronti porgere l’altra guancia ma guai a farvi un torto che subuto tirate fuori fior fior’ di avvocati pronti a denunciare anche il sasso che avete lanciato, ma siete riusciti a nascondere talmente tanto velocemente la mano che avete colto di sorpresa anche voi stessi.
Avete la tempra morale di un bicchiere di carta e la competenza nel vostro ruolo di burocrati rasenta la comicità della rubrica “risate a denti stratti” della settimana enigmistica.
Sai qual’è il colmo per il ministro del turismo in Italia? Andare a fare le ferie in Costa Azzurra!
Sai qual’è il colmo per il ministro della cultura? Ignorare Pompei che casca a pezzi!
Sai qual’è il colmo per il ministro delle pari opportunità? Sentirsi discriminata dalla politica del governo!
Sai qual’è il colmo per il presidente della Camera? Voler fare parte dell’opposizione al governo!
Io dalle prossime elezioni voto Cetto La Qualunque, almeno il suo programma è trasparente: “I have no dream, però mi pice u Pilu”, pochi punti, ma chiari = poche possibilità di disattendere il programma elettorale.