SAY NO to ACTA

Recentemente un po’ di persone, mi hanno chiesto cosa sia ACTA/PIPA e come mai internet è in subbuglio, i siti si oscurano e c’è aria di rivolta sui vari social network.
La risposta è drammaticamente semplice, e purtroppo sempre la solita…
Per tutelare i diritti della “Content Mafia” si metteranno in atto una serie di legislazioni atte a difendere un modello di business oramai obsoleto per cui chiunque venga trovato in violazione del diritto potrebbe per assurdo finire in galera.

Fermiamoci adesso un momento, diamo un po’ di definizioni e cercate di capire perché secondo me questa legge rappresenta un assurdo se applicata ad Internet come la conosciamo oggi.

Proprietà intellettuale: come è ad oggi rappresenta un insieme legislativo pensato come strumento per difendere gli interessi dell’inventore dai ladri di idee e dagli sfruttatori.
In questo modo, se io ho una bella idea dovrei poterla registrare a mio nome e poterla promuovere per un numero di anni necessario a guadagnarmi qualcosa in base alla sua qualità e nessuno dovrebbe poterla riutilizzare per altri scopi o per copiare la mia idea.

Content Mafia: definiamo Content Mafia l’insieme di quelle organizzazioni PRIVATE che fanno soldi sfruttando la proprietà intellettuale in maniera deviata.
Che vuol dire in maniera deviata? Analiziamo cosa succede ai giorni nostri..
Ad oggi nascono corporation composte solo da avvocati con troppi soldi che si scambiano ed acquistano brevetti come fossero figurine; QUESTI BREVETTI PERO’ NON VERRANNO UTILIZZATI PER PROTEGGERE UN’IDEA CHE PORTERA’ INNOVAZIONE O SVILUPPO, ASSOLUTAMENTE NO!
Questi brevetti vengono acquistati con l’intento esplicito ed UNICO di verificare se qualcuno li abbia infranti, per fargli causa ed estorcergli denaro.
Questo comportamento viene definito come Patent-Trolling, ovvero l’acquisizione di un brevetto di qualunque tipo con lo scopo unico di creare diverbi legali.

Adesso, dopo tutto questo, dopo aver visto che i potenti se le cantano e se le suonano, a cosa serve una nuova legge sul diritto e sul copyright?
Sulla carta serve SEMPRE ed ANCORA a difendere le idee dagli sfruttatori e dai ladri, fra le righe, ancora una volta, serve a costruire un controllo capillare sullo scambio di qualsiasi tipo di informazione anche se solo in parte, coperta da copyright.
Facciamo l’esempoi del corso di cucina che viene riportato nel video ANTI ACTA che trovi anche sulla home page del blog.

Decidi di andare ad un corso di cucina, pagando, nel quale ti viene insegnato a cucinare uno speciale pollo fritto.
Torni a casa, e racconti la ricetta a tua moglie che in questo modo acquisisce la ricetta ed anche lei adesso diventa capace di cucinare lo speciale pollo fritto.
Se ACTA diventa legge tu e tua moglie potreste essere puniti con l’arresto perché avete condiviso un’informazione per la quale solo tu hai pagato.
E potresti finire in prigione
Con ACTA, gli ISP che TU paghi per la connessione ad internet (sisi, tutti quelli già responsabili del digital-divide in Italia) saranno obbligati a monitorare tutto il TUO traffico, in cerca di informazioni da riportare alla Content Mafia, in modo che questa possa taglieggiarti ed estorcerti soldi.
E ricorda sempre che gli ISP vivono dei TUOI soldi.

Sei sempre del parere che non ti riguardi e che non ti importa perché non hai niente da nascondere?
Allora pensa a tutte le volte che hai estratto da un cd originale ed inviato un mp3 ad un tuo amico, quando hai postato il link di un video su facebook, quando hai condiviso un articolo di un giornale via twitter o via e-mail.
Si, hai infranto le regole di ACTA, sei colpevole…
Pensi ancora che non ti riguardi?

Per inciso, la EU e tutti i suoi parlamentari hanno già firmato la legge, per favore quindi, diffondi questa notizia, riscrivila, traducila, fai che arrivi il più lontano possibile e fai valere il tuo dissenso.

Grazie