Spensieratezza
Ho voluto fare un esperimento…
Sabato scorso ho deciso di vedere dove mi avrebbe portato rispondere sempre di si al mio bimbo di 2 anni e mezzo (quasi 3).
Abbiamo cominciato la giornata saltando su e giu dai letti (normalmente sarebbe un no) e lo abbiamo fatto per 1 ora.
Abbiamo mangiato pizza e patatine fritte.
Siamo andati al parco quasi subito dopo mangiato che il piccolino s’e’ accorto che non aveva limiti nelle richieste (tempo non era bello, anzi… e normalmente avrei evitato per via del rischio pioggia).
Abbiamo preso il passeggino rosso che a lui piace tanto perche’ anche se il parco e’ a 20 metri, e’ sempre bello farsi scarrozzare dal babbo, che su preciso ordine puo’ andare ‘Faster’, fa il rumore della macchina e le sgommate sul prato.
Appena arrivati al parco siamo andati dritti sull’altalena (La Swingy).
E qui mi ha colpito, e mi sono ricordato cosa la spensieratezza e’ davvero:
- il babbo che ti spinge per un ora su un’altalena
- cantare la canzone dell’alfabeto e la sigla dei Numberblocks a squarciagola, come se non ci fosse mai un domani
- avere come unica preoccupazione il non voler scendere mai
- avere addosso una sensazione di pace che ti fa dimenticare di tutto fino a quando ti viene da chiederti: ‘dov’e’ la mamma? Andiamo a casa dalla mamma?’
- Addormentarsi nel tuo passeggino rosso preferito mentre il babbo ti spinge piano, stavolta senza fare il rumore della macchina o le sgommate sull’erba (Ssssh)
Grazie Orsino, hai ricordato al babbo quanto dopo una certa eta’ quella sensazione di spensieratezza si affievolisca un poco alla volta, quasi di soppiatto.
Di quanto quella parola rappresenti qualcosa che posso vedere in te tutti i giorni ma che posso arrivare a toccare solo nei momenti che giochiamo assieme, incuranti del tempo che passa, del sole o della pioggia.
Serve soltanto un’altalena.