La Settimana Cagliaritana, Giorno 1

– Volo economico Ryanair (se solo esistesse l’AD-Blocker real-life..)
– B&B ottimale con canona amichevole/scodinzolante/quieta (Asia)
– Cena al sushi “All you can eat” per 20 euro, bevute escluse, basta che non lasci roba nel piatto che a noi non piacciono gli sprechi e ti facciamo pagare tutto quello che hai mangiato (epica spanciata).
– Contattata comunita’ di Ingress locale, stasera primo incontro.
– Dubbi professionale dopo aver assistito ad un paio di ore di lezione da parte del mio babbo ai piccoli oboisti Cagliaritani; mi viene davvero voglia di smettere con la professione dell’IT, andare a fare l’artigiano, e cominciare ad utilizzare la parola “attufato”
Si incontrano persone, si vede gente, si parla poco al telefono e la principale interfaccia di comunicazione sono gli occhi, la bocca e le strette di mano, non solo il ticchettare della tastiera.

E’ davvero piu’ educativo stare a far sfilare/infilare dischi ai DCOps, guadagnare un pacco di quattini ed arrivare a casa svuotato di tutte le possibili energie e sdegnato dal computer oppure stare a far vibrare ance doppie e regolare una meccanica utilizzata per produrre suoni ed essere ancora attratto dal tuo hobby preferito?
Tutti e due non li posso/devo/voglio fare, e quindi?

*pensoso*

Silicio? Bello ma freddo
Ebano? Un’altra cosa, caldo e vibrante

Voglia di ricominciare da capo con un altro tipo di lavoro?
Ci penso…
Voglia di lasciare che tutta l’esperienza di 20 anni di professione artigianale vada persa?
Poca…
Piani di recovery in caso vada tutto male?
Posso sempre ricominciare a lavorare con gli stupidi calcolatori…

*dubbi*dubbi*dubbi*