Guardando All’anno Appena Passato
Non ci sono dubbi, il 2018 e’ stato un anno difficile, pieno di bestemmie, incertezze, rompicoglioni e tragedie per tutta la famiglia; un anno esemplare di come il mondo generalmente se ne frega se sei una brava persona o no, che il karma e’ una grandissima puttanata e che proprio quando pensavi d’aver trovato la soluzione per vivere in un mondo felice, il suddetto [mondo] non ha niente di meglio da fare che crollarti addosso.
Certo, la buona volonta’, certo il non buttarsi giu’, certo il non farsi mangiare vivi dallo stress, ma dall’inizio del 2018 sino alla fine non c’e’ stato un attimo di tregua, anzi, e’ stato un crescendo di incazzature e di angoscia che ancora non ci siamo completamente scrollati di dosso.
– 2018 e’ l’anno che decidiamo di cambiare casa, il bilocale e’ diventato decisamente piccolo per tutta la famiglia e lo mettiamo in vendita, ma non ci possiamo permetter la casa dei nostri sogni, che probabilmente manco esiste, e decidiamo che al momento ci possiamo accontentare di andare a vivere in affitto.
Fino a Giugno 2018 avremo 1-2 visite al mese di media che mettono un po’ sottosopra la vita familiare.
Giugno riceviamo l’offerta, ma il compratore e’ uno che tiene il piede in piu’ staffe e solo a Settembre decidera’ per firmare il contratto e chiudere in 2 settimane.
2 settimane non sono nulla per trovare una nuova casa, e soprattutto siamo vicini alla scadenza del mutuo, se chiudiamo dopo l’inizio di Dicembre mi risparmio piu’ di 3000 pound.
Segue concitata trattativa, tanti forse ed alla fine si conclude che se al compratore non gli sta bene se ne puo’ andare a firmare un altro contratto.
Compratore accetta e non fa piu’ storie.
– 2018 e’ l’anno in cui la Moglie torna al lavoro in ospedale dopo un anno di maternita’.
Trovera’ le cose molto cambiate, tanti che se ne sono andati causa Brexit, e tante cose che in vece son rimaste le stesse (tipo le cose che non funzionano).
Dovrebbe dare le dimissioni per Marzo 2018, ma decide di rimanere per vedere come va e se effettivamente se la sente di continuare a lavorare come infermiera in quel posto li’.
Questa decisione pesera’ tantissimo verso la fine dell’anno quando per andare a lavorare la sveglia comincera’ a suonare alle 5 di mattina :(
– 2018 e’ L’anno che mi metto a lavorare come freelance IT consultant.
La vita a YNAP sta diventando troppo politica e troppo poco tecnica, io ed il mio team ci stiamo scontrando con tanta invidia e frustrazione in altri team che rallentano il nostro lavoro apposta, solo per farsi una risata o per ‘mettersi in mostra’.
Dopo un paio di mesi che mi rimetto in cerca di lavoro ricevo un’offerta da un botto di pound all’anno per andare a riorganizzare un team di sistemisti, ma a conti fatti, dopo circa una settimana dall’aver firmato il contratto, ci rendiamo conto che familiarmente parlando questo rappresenta un passo indietro visto che avremo meno tempo per stare assieme e che tutto dovra’ girare attorno alla mia ‘carriera’ da mini-manager, no non funziona, sarebbero abbastanza soldi per vivere felici se fossimo in un posto diverso da Londra, ma a Londra….
Decisione presa, mi metto in proprio.
– 2018 e’ l’anno che un agente immobiliare cerca di metterci le mani in tasca e farci firmare un contratto che non sta in piedi, Ci deruba di 500 pound (non so noccioline) e fa pure il gradasso.
Tranquillo Stephen della Orchard Estate in Ickenham, non l’ho lasciata andare, i 500 pound te li faccio sputare a calci nello stomaco.
– 2018 e’ l’anno che ci siam dovuti trovare una casa in affitto in un fine settimana (costi quel che costi) e ci e’ andata di culo visto che non solo ci siamo riusciti il giorno dopo che abbiamo detto a Stephen della Orchard Estate in Ickenham di ficcarsi il contratto in culo, ma paghiamo anche meno.
– 2018 e’ l’anno del trasloco, cazzo se e’ difficile spostare una famiglia.
Dobbiamo ringraziare la famiglia Fonda per l’aiuto che ci hanno dato e per tutta la benzina che ci hanno regalato.
– 2018 e’ l’anno che abbiamo perso un bambino, e questa e’ davvero dura da scrivere.
E’ stata una gravidanza che e’ arrivata inaspettata ad Ottobre, e che inaspettata e’ finita; non pensavo nel mio cervello ignorante che potesse lasciare una traccia cosi’ profonda che a distanza di mesi ancora a parlarne mi viene da piangere.
Nella sfortuna, siamo stati fortunati, non ci son state complicazioni e non son stati necessari interventi chirurgici e ci consola pensare che sia successo alla 7ma settimana e non oltre, ci consola pensare che il dolore psicologico che abbiamo provato non e’ nulla in confronto a chi invece perde un bimbo piu’ avanti.
Continuo a pensare che e’ la natura, che davvero non potevamo farci nulla, succede ed e’ naturale.
Non e’ colpa di nessuno, ma continua a fare male.
Magari con il tempo questa memoria si sbiadira’ un pochino o almeno speriamo