Atterrato!

Eccoci, finalmente sul suolo Londinese, arrivo di lunedì (17) sera con “la parte più alta della coppia” pronta nel recuperarmi all’aereoporto ( *sorride* ), con lei David, l’ex collega ed amico IngRese, che ci aspetta fuori in macchina con il motore acceso nemmanco che fossimo in banca per fare una rapina (ed invece é solo perchè sono entrati nel parcheggio di sosta breve da 15 minuti, che se non fai tutto in 15 minuti ti fanno dritto dritto la multa).
Ovviamente però non sappiamo dov’è, quindi se mai vi si presentasse l’occasione non fate mai pianificare una fuga a “la parte più alta della coppia”.

La temperatura é rigida, il tempo soleggiato pallido e forse anche tiepido se non fosse per il ventino maledetto che a tratti ti fa cadere la faccia in terra.

Il martedì di primo lavoro da casa a Londra passa lento, tiepido e svogliato, poi mi accorgo che sono io mezzo rincoglionito e che ancora non ho rimesso tutti gli orologi sul fuso di Londra e continuo quindi ad andare avanti ed indietro nel tempo, e ste 8 ore non finiscono mai.

Ramingo infine, mi avvio a Covent Garten ad incontrare l’altro debosciato che a breve si lancerà nel viaggio di nozze.
E che fare io ed il Valerio per ritrovare la nostra Itali(e|a)nità dopo i classici convenevoli di rito?
Ma naturalmente ci andiamo a mangiare la pizza in un ristorante che si chiama Rossopomodoro.
E qual’é la prima regola sulle cose da non fare dell’Itali(e|a)no all’estero? Esatto, quello…(me l’ha ricordato anche la parte più alta della coppia appena messo piede in casa)

Comunque sia Londra é più vicina di quanto immaginiamo alla nostra piccola ed a tratti ridicola “repubblica della potta” ed il ristorante é italiano davvero, la pizza é pizza davvero e la mozzarella é decisamente mozzarella.
Il conto non esagera, la pizza la sera é comunque da smaltire ed allora cosa c’è di meglio che perdersi per Londra?
E via si va imboccando strade a caso per terminare un ora dopo e darsi la “Bonah, si vedrà di ribeccassi a Dicembre” prima di imboccare tunnel Undergoundici differenti per tornare a casa.
Comunque, per dovere di cronaca, io a Covent Garden c’ero dalle 7 S-P-A-C-C-A-T-E ( “sono di fronte a M&S” questo recitava il SMS) é lui che blogga invece di guardarsi intorno :D
Maledetti gli Smart-Phone!